Il Liceo Artistico di Aversa è stato istituito con D.P.R. 1184 del 15.03.73 ed era, in una prima fase (fino al 1993), ubicato nel complesso di S. Francesco (in piazza Municipio); successivamente è stato collocato nel Complesso di S. Anna, in piazza Magenta.
Il 19.01.87 con provvedimento 34/43 fu istituita la Sede staccata di Santa Maria Capua Vetere, in un primo momento accolta nel complesso dell’ex mulino e pastificio di Via Avezzana, e poi allocata in un edificio di nuova costruzione sito in Via Mastrantuono (ex Via Napoli).
Nell’ottobre 2001, a seguito del notevole incremento del numero degli iscritti e frequentanti, è stato istituito un nuovo plesso (il terzo) in Via Rainulfo Drengot in Aversa. Dal 2007 quest’ultimo plesso è stato trasferito in Via Pirozzi. A partire dall’anno scolastico 2011-2012 per motivi di natura territoriale la Sede di Santa Maria Capua Vetere è stata accorpata al Liceo Artistico Statale di Marcianise. Dall’anno scolastico 2013-2014 al Liceo Artistico sono state associate le sedi di Trentola-Ducenta del Liceo Scientifico dando vita così all’IIS.
L’istituto ha consentito, dalla sua fondazione a oggi, la frequenza del corso di studi e il raggiungimento del diploma a oltre tremila allievi.
Il Liceo Scientifico il cui plesso è sito nel comune di Trentola-Ducenta, è una scuola secondaria di secondo grado a cui si può accedere al termine della scuola secondaria di primo grado. È una scuola a carattere prettamente formativo, che consente il proseguimento degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. Un corso di liceo scientifico dura cinque anni, suddivisi in "primo biennio", "secondo biennio" e "quinto anno". Al termine dei cinque anni, in seguito ad un esame di Stato si consegue il diploma di liceo scientifico. La divisione tra primo e secondo biennio non comporta un'interruzione del corso di studi ma, oltre all'inizio di filosofia, vi è un cambiamento degli insegnamenti (e degli insegnanti) di italiano, storia, latino e matematica.
Il liceo scientifico fu istituito nel 1923 con la riforma Gentile. Il corso durava quattro anni e si concludeva con l'esame di maturità, un esame di stato estremamente impegnativo con cinque prove scritte (italiano, latino, matematica, lingua straniera e disegno) e un colloquio orale (che verteva su tutte le materie studiate negli ultimi tre anni di corso), della durata di un'ora, in due sedute: una per le materie letterarie e una per le materie scientifiche.
Il liceo scientifico era evidentemente derivato dal ginnasio liceo (cioè, il liceo classico di oggi) ma, rispetto a questo, aveva la pesante limitazione di non consentire l'accesso alle facoltà di lettere e filosofia e soprattutto di giurisprudenza. La struttura del liceo scientifico cambiò nel 1940, quando la riforma Bottai istituì la scuola media unica triennale e l'accesso alle scuole medie superiori fu razionalizzato. Il liceo scientifico iniziò così ad affermarsi e il numero di studenti crebbe costantemente fino a raggiungere il numero degli studenti del liceo classico. Permaneva il divieto di iscrizione a lettere e a giurisprudenza. A causa degli eventi bellici, l'orario fu più volte rimaneggiato e quello definitivo si avrà solo nel 1952. Nel 1962 si stabilì che la maturità scientifica era valida l'iscrizione a qualsiasi facoltà esclusa lettere fu in pratica concessa l'iscrizione anche a giurisprudenza. Dal 1969 in poi, quando fu liberalizzato l'accesso all'università, ci fu un vero e proprio boom del liceo scientifico. A partire dagli anni settanta, grazie all'autonomia scolastica, furono attivate numerose sperimentazioni, ossia dei corsi che, basandosi sul corso ufficiale d'ordinamento arricchivano l'offerta formativa incrementando il numero di ore dedicate a una o più discipline, o anche attivandone di nuove. In questo modo ci furono alcune sperimentazioni che si estesero al punto che, negli anni ottanta, superarono lo stesso corso d'ordinamento. Al momento dell'entrata in vigore della Riforma Gelmini, praticamente tutti i licei avevano sezioni con una o più sperimentazioni.
Il corso attualmente in vigore è stato attivato con la riforma Gelmini ed è entrato in vigore il 1º settembre 2010, vi è un sensibile aumento del numero di ore dedicate alle materie scientifiche e un alleggerimento del latino. Al momento dell'entrata in vigore della riforma, tutte le sperimentazioni attivate sono state abolite. La riforma ha creato un nuovo indirizzo, l'opzione scienze applicate, che raccoglie le esperienze della preesistente sperimentazione Brocca scientifica-tecnologica e che, rispetto al liceo scientifico propriamente detto, prevede una riduzione del numero di ore dedicate alle materie umanistiche, l'eliminazione del latino e un ulteriore incremento delle materie scientifiche, parte delle quali in laboratorio.
Il percorso del liceo scientifico favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico - tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all’informatica e alle loro applicazioni (articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 89 del 15 marzo 2010).
Gli obiettivi specifici di apprendimento per il Liceo scientifico con opzione Scienze applicate sono contenuti nel Decreto Ministeriale 211 del 7 ottobre 2010 “Indicazioni Nazionali”, allegato F
Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative e dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (Decreto del Presidente della Repubblica 89 del 2010, articolo 9 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
aver raggiunto, attraverso la lettura elo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale, il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragionistoriche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo.
Gli obiettivi specifici di apprendimento del Liceo delle Scienze umane sono definiti nell‘allegato G delle Indicazioni Nazionali (Decreto ministeriale 211 del 7 ottobre 2010).